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a cura di Blink


 
     

Note sull'autore

     
 

 
     

     
     

INDICE

 

Alcune Tecniche di pesca - Seconda parte

 

     
     

 
 
     
 

ALTRE TECNICHE

Non esistono solo queste tecniche, che ho più frequentemente utilizzato, infatti, vi sono anche altre che ho praticato molto raramente, tra le quali ricordo le seguenti.

La Pasturazione o "Assuefazione da cibi pronti"!

Cos'è la pasturazione, in pratica non è altro che un tentativo, da parte del pescatore, di far abituare il pesce ad una qualche tipologia di esca, per poi essere certo che abboccherà. La pasturazione è un processo lungo, necessita a volte anche di alcuni giorni di applicazione, praticamente si getta letteralmente ai pesci una certa quantità di "pastura", che solitamente è un impasto fatto con ingredienti che vanno dalla farina di grano o di mais a quella di granturco impastate e alle quali si possono aggiungere altri elementi quali le patate bollite, tuorli di uova, mollica di pane, formaggio e chi più ne ha più ne metta. Dopo un certo periodo, si spera che i pesci di quel tale posto si siano abituati a quel cibo, ed è allora che il pescatore, utilizzando come esca la stessa pastura riesce più o meno facilmente a catturare le sue prede. Abbiamo adottato alcune volte questa tecnica di approccio, e devo dire con successo, infatti, per quattro giorni siamo andati a pasturare con la larva della mosca "bigattino" (della sospetta nocività di queste larve nei confronti dei pesci che le ingoiano vive ne parleremo dopo) una certa zona di un lago, ed al quinto giorno ci siamo presentati con le canne e tutto l'arsenale, non mi crederete, ma ci mancava poco che le trote non fossero lì con il muso fuori dall'acqua per chiedere, "e allora, oggi non ci tocca?"

 

Pesca a mosca

La pesca a mosca consiste nell'offrire al pesce esche artificiali, dette mosche, che imitano gli insetti presenti negli ambienti di pesca, il difficile di questa tecnica è che dovete offrire l'esca al pesce come se fosse, ad esempio, una mosca che si appoggia leggermente sull'acqua, magari proprio dove il pesce "bolla" cioè dove il pesce sale in superficie proprio per mangiare gli insetti. La pesca con la mosca richiede una tecnica tutta particolare, totalmente diversa da tutto quanto ho già detto, oltre ad una attrezzatura specifica solo per questa tipologia di pesca. Io ho provato qualche volta, con attrezzatura parziale in prestito, ma evidentemente c'era una qualche incompatibilità tra me e la pesca alla mosca, infatti ho smesso di provarla e di praticarla.


Carp-fishing
Il Carp-fishing è una tecnica di pesca rivolta alla cattura della Carpa, praticamente, si cerca di ingannare la carpa facendole credere che non esiste amo nell'esca che vede, ed, in effetti, è proprio così.
Infatti, non so di preciso chi, ma non importa, alcuni signori parecchi anni or sono si accorsero che la carpa riusciva a capire, dal peso, se l'esca era proprio così come la vedeva o se nascondeva nel suo interno qualche trappola, infatti, la carpa riesce ad individuare qualsiasi differenza di peso nei bocconi che gli vengono offerti.
Il pesce si alimenta aspirando con forza l'esca, la presenza di un amo all'interno di un chicco di grano o di una pastura viene subito individuata a causa della minore naturalezza con cui l'esca si muove rispetto al cibo "libero" e pertanto rifiutata.
Da qui l'idea di mettere l'amo all'esterno dell'esca stessa ma anche il più possibile vicino.
Per praticare questa pesca nel tempo sono stati inventati parecchi tipi di "montatura" e tutti, chi più chi meno, hanno dato, per sentito dire, degli ottimi risultati.

Legering
Per come l'ho vista, la tecnica del Legering è una variante della pasturazione, cioè a dire, si mettono in un "pasturatore" appositamente costruito, o acquistato in un negozio specializzato, le nostre esche, si prepara la lenza inserendo sull'amo la stessa esca messa nel pasturatore e si lancia. Naturalmente il pasturatore deve andare a fondo, fermo restando che questo tipo di pesca non è paragonabile alla pesca a fondo cui ho accennato prima.
I pesci più grossi, notoriamente, si nutrono cercando sul fondo gli alimenti e quando avvistano tutto quel ben di Dio, prima si accostano con prudenza e danno le prime beccate, poi, vedendo che possono mangiare tranquillamente, non è difficile che tra le esche senza amo che fuoriescono dal pasturatore finiscano per ingoiare anche quella nel cui interno è nascosto l'amo ed il gioco è fatto.
Personalmente non ho mai utilizzato questa tecnica, per cui non posso dire cosa utilizzare, come dove e quante volte lanciare, è certo però che guardando, ma più che altro chiedendo (o facendo chiedere a mio figlio, ad un ragazzo si risponde quasi sempre) ai pescatori che ho visto praticare questa tecnica, mi sono sentito rispondere che è una tecnica più redditizia della pesca a fondo tradizionale e molto più "movimentata".

Concludo questa breve carrellata con la tecnica che oggi più che nel passato sta prendendo piede, specialmente nei giovani.

Cath & Relase
Che cos'è: in inglese significa prendi e rilascia.
Questo tipo di pratica, chiamata anche No Kill, è nata qualche anno fa e lentamente si sta trasformando in una vera e propria filosofia di pesca, in Italia si sta pian piano diffondendo soprattutto tra i praticanti della pesca con esche artificiali.
Il principale scopo di tale comportamento è la salvaguardia della specie ittica.
Se oltre al degrado ambientale ci mettiamo anche noi pescatori a prelevare inutilmente il pesce, non potrà altro che andare peggio, quante volte abbiamo portato a casa, fieri ed orgogliosi i nostri pesci per poi vederli andare a finire nella spazzatura o perchè non avevamo voglia di mangiarlo o molto più semplicemente perchè non si aveva voglia di pulirlo, e allora tanto valeva lasciarlo dov'era!
Attenzione però, che tutto ciò non sia vanificato rilasciando un pesce che in precedenza abbiamo ferito o perchè slamato male o maltrattato durante le operazioni di recupero, per fare in modo che questo non accada si devono prendere alcune precauzioni.

Utilizzare ami senza ardiglione.
Tenere fuori dall'acqua il pesce il meno possibile.
Evitare di prendere il pesce con le mani.
Utilizzare una pinza slamatrice.

Ecco, queste sono le tecniche che conosco perchè praticate o che ho visto praticare, sicuramente le mie descrizioni o le tecniche citate non sono ne esaustive, ne complete, ma abbiate pazienza, io sono solo un dilettante prestato alla pesca.
Se chi leggerà queste poche pagine è un professionista praticante capirà che quanto è stato scritto è dettato, principalmente, dalla passione per questo sport e perdonerà sicuramente qualche mia imprecisione.

In ogni caso adesso che vi ho più o meno spiegato come si pesca la prima domanda che possiamo porci è "E adesso dove andiamo a pescare?" giusto, e allora nel prossimo articolo vi parlerò dei vari posti dove si può andare a pescare.
 
     

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