Torna al Sommario di Caravanserraglio

EXIT
   



 

a cura di Blink


 
     

Note sull'autore

     
 

 
     

     
     

INDICE

 

Dove andiamo a pescare?

 

     
     

 
 
     
  Nell'articolo precedente abbiamo parlato delle varie tecniche di pesca, in questo, invece, dove possiamo praticarla.
Sono tantissimi i luoghi in cui si può praticare la pesca sportiva: laghi, fiumi, torrenti, sbarramenti d'acqua artificiali o naturali.

Le prime volte che ho provato a pescare, escludendo la pesca a mare non più praticata, i miei amici mi portarono in un laghetto di pesca sportiva, tanto per far pratica senza dover andare chissà dove, e posso affermare che, in fin dei conti, è stato un ottimo inizio.

Infatti, per chi si accosta per la prima volta alla pesca sportiva, senza avere conoscenze specifiche o amici più esperti, il laghetto per la "pesca sportiva" è una buona palestra. Ci sono andato parecchie volte, sia perché non avevo la possibilità di andare in altri luoghi di pesca, sia perché, specialmente all'inizio, volevo far pratica.

 Laghetti di pesca

Questi sono i tipici laghetti, per lo più ex cave, dove i pescatori, dilettanti e non, vanno a pescare dietro pagamento di una cifra variabile da laghetto a laghetto. A volte si paga un tanto a canna, altre un tanto al chilo, altre ancora si paga solo l'ingresso e poi quello che si prende si prende.
Premesso che, nella stragrande maggioranza dei laghetti i pesci sono immessi, non è sempre detto che si torni a casa con la preda. Specialmente le prime volte si deve preventivare di poter tornare a mani vuote.

E' un classico la frase "com'è andata oggi?" "ho dato da mangiare ai pesci". Che cosa vuol dire?
Significa che durante la mattinata spesso i pesci hanno "abboccato" alla mia esca, ma, o perché era messa male, o perché non sono stato bravo nel recupero, o più semplicemente perché avevo fatto male i nodi, ho perso esca e pesce per strada.
Tornando alla pesca vera e propria, posso affermare che il pesce più diffuso nei laghetti è la trota. A volte ho trovato anche dei pesci gatto, ma per quanto mi riguarda evito accuratamente di prenderli, mentre in certi laghetti si trovano la Carpe.
Nei laghetti si possono provare varie tecniche, ma quando lanciate vi consiglio vivamente di stare molto, ma molto, attenti a non far intrecciare la vostra lenza con quelle degli altri pescatori.
Il laghetto per la pesca sportiva è sicuramente uno specchio d'acqua "ferma". Pertanto, nonostante le eventuali pompe per il filtraggio, o l'acqua sorgiva, potremo applicare varie tecniche per la pesca in acqua ferma. Generalmente ho visto usare ed ho usato tre tecniche, la pesca a fondo, quella col galleggiante e quella a recupero con esca artificiale.

I Torrenti e i Fiumi

Sono luoghi bellissimi in cui vivono molte specie di pesci che a volte sostano nelle buche che si formano sul greto del fiume, sotto qualche piccola cascata o in acque più profonde e tranquille. Nelle stagione primaverile e nell'estate attendono le larve e gli insetti che la corrente trascina. Nei mesi freddi frugano a fondo alla ricerca di quanto vi è depositato.
Sono luoghi in cui andarli a cercare, con tutto il rispetto che la natura esige.
Nelle pianure i torrenti sono ricchi di vegetazione sommersa e scorrono tra sponde piene di piante e di alberi.

I fondali sono meno sassosi e più ricchi di argille e ghiaia. Sono ambienti più vari, dove il pesce ha una maggior disponibilità di cibo, quello trascinato dalla corrente, quello che vive in acqua e quello che cade dalle sponde.
Questi sono i luoghi che preferisco, infatti, al piacere di una bella pescata si aggiunge quello di una lunga passeggiata, che a volte può trasformarsi in una marcia. In ogni caso ciò aiuta a stare in forma, ricordate quanto avevo detto sul fatto che la pesca può essere considerata anche un'attività fisica non indifferente?
Provate a fare un 10/12 km. di sali e scendi con tutto l'arsenale al seguito, sacca, canna, accessori vari e, se va bene, il peso del pescato al ritorno!
Il torrente e il fiume vanno studiati con attenzione, a seconda del periodo dell'anno l'acqua può essere alta o bassa. Andando a fiume nei periodi di secca potremo vedere dove si trovano le buche, gli avvallamenti, o semplicemente la posizione delle rocce e dei massi.
Quando tornerà l'acqua è in questi posti che si formeranno delle zone calme in cui le trote, o anche i lucci, si fermeranno con più facilità. Insomma, la pesca è anche tattica e così facendo studieremo le posizioni in cui potremo trovare successivamente le nostre prede.

I Canali dette anche "Roste o Rogge"

I piccoli o medi canali per l'irrigazione sono sempre da provare, perché rappresentano oasi tranquille in cui il pesce ripara spesso e volentieri.
In pianura, dove la corrente va ampia e pacifica, e i fondali ghiaiosi si alternano e convivono con la vegetazione sommersa e con i canneti, molte specie trovano un habitat idoneo alle loro abitudini.
Lungo i canali per l'irrigazione, specie quelli che da anni non sono più utilizzati e dunque sono divenuti ambienti naturali, troviamo ricche presenze di anguille, carpe, tinche, scardole, triotti e altre specie.
In Italia non mancano i canali che, partendo dai grandi fiumi, rendono possibile il traffico fluviale a barche, barconi e chiatte. Proprio questo continuo passaggio mantiene torbide le acque che, pertanto, sono particolarmente abitate da anguille e pesci gatto, assai meno da altre specie.

Il siluro meriterebbe un discorso a parte, ma non avendo mai provato a pescarlo mi astengo da qualsiasi commento.

 Le Confluenze di due corsi d'acqua

Punti importanti di pesca sono le confluenze di due corsi d'acqua. Fiume o torrente, due fiumi, due rami di un grande fiume, dovunque le acque di diversa provenienza si mescolino. Qui le correnti lasciano sedimentare detriti e altro, e creano zone improvvisamente più tranquille. I pesci se ne stanno nei punti più calmi e solo ogni tanto si gettano nel pieno della corrente attratti dal cibo che passa.
I predatori, quali i lucci, stazionano in vigile attesa presso le rive, tra canne e altre piante.
Dove un corso d'acqua lento confluisce con uno più veloce, si creano spesso movimenti circolari dell'acqua che, giorno dopo giorno, provocano la formazione di buche profonde in cui si possono trovare in modo particolare pesci frequentatori dei fondali, quelli da insidiare con la pesca a fondo.
Quando anche a valle i corsi d'acqua si fanno impetuosi, i pesci tendono a rifugiarsi nei rami secondari dove la corrente rimane tranquilla. Sono i periodi in cui è bene pescare proprio in questi ambienti più riparati, nei quali la presenza di pesci è momentaneamente ricca.

Le Acque Ferme

La presenza di pesci nei diversi ambienti acquatici, e il modo per pescarli è sempre legato all'alimentazione.
Il pescatore elabora la sua tecnica secondo il nutrimento che abbisogna al pesce.
Pertanto, il pesce che frequenta corsi d'acqua ha abitudini assai diverse da quello, magari della stessa specie, che vive invece in stagni, laghetti e grandi laghi.
Che uno specchio d'acqua sia profondo oppure no, cristallino o torbido, piccolo o grande, il discorso non cambia molto.
In esso c'è comunque il nutrimento di cui il pesce abbisogna. Lo trova principalmente sul fondo, costituito da residui vegetali ed altri materiali di tipo organico.
Il tutto è composto da microrganismi di cibo per le piccole creature dell'acqua, a loro volta cibo per altre più grosse e cosi via lungo tutta la catena alimentare.

I piccoli crostacei trovano nutrimento nei primi strati del fondo, mentre in quelli sottostanti vivono vermi e larve di insetti acquatici.
Sono animaletti importanti per il nutrimento di molti pesci detti "di fondo", quali carpe e tinche che mangiano ficcando la testa nel fango e localizzano il cibo con i barbigli.
Questi sono soliti aspirare grandi quantità di sedimento, per poi trattenere gli elementi commestibili (ricordate quanto detto per la pesca della Carpa?) in questo modo creano vere e proprie nuvole di fango nell'acqua, grazie alle quali il pescatore può individuare i punti in cui stanno, per così dire, brucando.
Inoltre, quando i pesci di fondo cercano il cibo muovendo il fango, liberano bolle di gas naturale ed è allora che nei momenti di maggiore attività, all'alba e al tramonto, parecchie bollicine salgono alla superficie e segnalano che lì ci sono pesci in attività.
Anche il luccio, che scatta dal nascondiglio per afferrare la preda, sconvolge il fango e libera i gas, provocando la comparsa di bollicine.

Le Dighe

Tutte le dighe col tempo formano in genere ambienti ideali per la pesca, infatti, molto spesso sono zone di riserva, protette da particolari norme anche di natura locale.
I cartelli, sempre ben in vista, ci spiegheranno la situazione, e i negozi di pesca della zona potranno fornirci eventuali permessi giornalieri di pesca.



 Gli Specchi d'acqua e le rive

Gli specchi d'acqua più piccoli si suddividono in due categorie: quelli ad acqua chiara ricchi di vegetazione sommersa, e quelli con acque torbide o opache la cui vegetazione è costituita più che altro da canne.
Gli stagni non molto profondi tendono ad avere acqua più calda, che favorisce la rapida crescita degli organismi che li abitano.
Una gran varietà di piante acquatiche contribuisce a mantenere l'acqua trasparente, e favorisce la presenza di piante galleggianti che offrono riparo e ombra ai pesci. Si tratta dunque di ambienti in cui cercare lucci, persici e boccaloni.
Anche le rive ricche di vegetazione richiamano il pesce, i rami che si proiettano sull'acqua danno riparo dal sole, e lasciano cadere insetti, nonché frutti quali le bacche, pasturando naturalmente la zona.
Sott'acqua, radici e rami si coprono di alghe attirando molluschi e larve.

Il Lago
Quando scegliamo come luogo di pesca un grande lago sarebbe bene fare, a piedi, un bel giro del perimetro, per studiarne le caratteristiche, per individuare gli ambienti che mette a nostra disposizione. Insomma cerchiamo di studiare l'ambiente per capire dove, a nostro avviso, è più promettente provare a pescare.
Lungo le sponde dei grandi laghi ricercheremo i punti contro i quali soffia il vento, é lì in superficie che si concentra il plancton e gli avannotti sono attirati dall'abbondanza di cibo, e con loro alcuni piccoli predatori che richiameranno quelli di maggior stazza.


Nel prossimo articolo parleremo delle varie prede, in questo caso non ci sarà molto di mio, infatti, la classificazione e le caratteristiche dei pesci non rientrano nel mio campo di specializzazione. Io li pesco solamente, in ogni caso mi sembrava giusto fare una breve panoramica sull'oggetto principale di questa serie di articoli, per cui ho attinto a varie fonti per darvi la possibilità di informarvi su quelle che potrebbero, un domani, diventare anche le vostra prede.
 
     

Vai ad inizio pagina

Vai alla pagina precedente

Vai alla pagina successiva





Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario